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Webinar Modifiche al tracciato XML: d&r-Parte II

La seconda parte delle risposte alle domande che ci sono pervenute durante il nostro webinar sulle modifiche al tracciato XML

Per voi la seconda parte delle risposte alle domande ricevute in seguito al nostro webinar sulle modifiche al tracciato XML. Clicca qui per la prima parte.

D: Nella fattura che ricevo dal fornitore in reverse charge, il tipo di documento è sempre TD01 se fattura?

Le fatture passive estere non transitano dal SdI.

D: Ho un fornitore tedesco, con partita iva italiana, che non è tenuto a emettere fattura elettronica e mi invia documento in reverse. Devo quindi usare TD16 perchè TD18 darebbe errore, avendo identificativo fiscale che inizia con IT pur avendo nazione DE? Specifico che la partita iva è italiana ma nazione DE.

Se si riceve una fattura in regime di Reverse Charge tramite SdI, quindi da soggetto italiano o rappresentato fiscalmente da identificativo italiano, la codifica da utilizzare per il documento integrativo è TD16

D: se è una nota di credito differita che codice si usa?

Il codice da utilizzare è il TD04.

D: La fatturazione verso Città del Vaticano rientra comunque sotto la natura N3.3?

In effetti non l’hanno specificato ma, considerando che San Marino e Città del Vaticano erano accumunate dalla stessa gestione, ritengo che l’uso del codice natura N3.3 sia corretto.

D: Le prestazioni di una impresa di pulizie che natura hanno? N6.9? N6.7?

N6.7 “Inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi”, utilizzato nei casi di prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative a edifici per le quali l’imposta è dovuta dal cessionario (art. 17, comma 6, lett. a-ter), D.P.R. n. 633/1972).

D: Io stampo le fatture dal vostro portale e talvolta non compare il numero di acquisto fatto al fornitore mentre se stampo la versione con più pagine l’ordine compare regolarmente nel rigo corretto?

Il consiglio è di utilizzare sempre la versione stampabile nel formato Sogei, che contiene tutte le informazioni presenti nell’XML fattura. La versione semplificata, comoda per alcune attività, potrebbe non contenere tutte le informazioni (semplificata). Nel suo caso però, visto che la mancanza dell’ordine non è una costante, ritengo che l’ordine non venga visualizzato semplicemente perché non valorizzato nell’XML.

D: Quale tipo documento è da utilizzare per le fatture immediate?

Tutti i TD tranne TD24 eTD25.

D: TD17 fa riferimento ai servizi Extracee ed Ue?

Corretto.

D: Le fatture in reverse charge interna le devo integrare con l’importo IVA. La fattura deve essere compilata ricopiando tutta il corpo della fattura o basta riepilogare gli importi per tipologia di aliquota iva?

Non è necessario riportare l’esatta descrizione contenuta nella fattura passiva oggetto di integrazione. Consiglio di utilizzare la sezione 2.2.9.2. Dati Fatture Collegate per indicare il numero e la data della fattura oggetto di integrazione. Resta comunque possibile.

D: Abbiamo ricevuto una fattura con 2 sezioni di ritenuta, si tratta di un agente di commercio, nella prima ha messo RT02 con aliquota al 20, nel secondo ha messo la ritenuta ENASARCO all’1%. Prima del 1° ottobre quell’agente compilava la ritenuta ENASARCO nella sezione dei DatiCassaPrevidenziale, qual è la procedura corretta? Quella che ha fatto adesso o quella precedente?

Esistono sia la Cassa Previdenziale ENASARCO che la Ritenuta ENASARCO, se anche prima si trattava di una Cassa non era corretto che il fornitore la inserisse nella sezione della Ritenuta. La Cassa, infatti, agisce sull’imponibile in modo positivo, la Ritenuta in modo negativo. Fino ad oggi, le indicazioni date ai nostri clienti sono di inserire questa ritenuta come riga di dettaglio, con importo negativo.

D: Per una integrazione di nota di credito ricevuta in reverse, uso il TD16 con tutti gli importi negativi?

Corretto.

D: Le fatture cumulative di fine mese sono sempre differite?

Sì, confermiamo.

D: Nell’utilizzo dei nuovi tipi documento per il reverse charge, nel dettaglio delle righe deve essere copiato quello che ricevo dal fornitore (cioè copio completamente la fattura salvo cambiare il tipo documento in TD16, ad esempio?)

Non è necessario riportare l’esatta descrizione contenuta nella fattura passiva oggetto di integrazione. Consiglio di utilizzare la sezione 2.2.9.2. Dati Fatture Collegate per indicare il numero e la data della fattura oggetto di integrazione. Resta comunque possibile.

D: In caso di fattura differita con all’interno decine di migliaia di titoli di viaggi vanno inseriti tutti i numeri dei biglietti? In caso positivo dove e qual è la dimensione massima?

La dimensione massima del file fattura è di 5Mb. Si può optare per inserire l’elenco sotto forma di allegato PDF.

D: Quali sono gli altri casi compresi nel N6.9? A quale rigo dell’IVA annuale fanno riferimento?

N6.9 – “Inversione contabile – altri casi”, utilizzato nei casi di operazioni di inversione non riportate ai precedenti punti.

D: Nel caso di emissione fattura differita con indicazione DDT è obbligatorio indicare il numero di ddt nelle apposite caselle oppure è sufficiente indicare in modo generico nel corpo della fattura rif. DDT?

E’ necessario indicare i singoli DDT, con numero e data.

D: Potrebbe farmi un esempio concreto di fattura TD25?

c.c. Operazioni triangolari, dove la cessione a terzi del bene è effettuata a terzi dal cessionario per il tramite del proprio cedente, previa autorizzazione ministeriale.

La su indicata autorizzazione è stata concessa dal Ministero -in linea generale e senza necessità di specifica istanza- con la circ. n.288/E del 22/12/98, a condizione, però, che l’operazione risulti da atto scritto (anche un ordine commerciale) e la cessione col passaggio diretto dal primo cedente al secondo cessionario risulti dal documento di trasporto emesso a norma del D.P.R. 472/96

D: Per le autofatture omaggio che tipo documento devo usare?

TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa: trasmissione allo SdI di fatture elettroniche ad oggetto operazioni riguardanti la destinazione di beni all’uso o al consumo personale o familiare dell’imprenditore (art.2, comma 2, numero 5), D.P.R. n. 633/1972), oltre che operazioni riguardanti le cessioni gratuite di beni ad esclusione di quelli la cui produzione o il cui commercio non rientra nell’attività propria dell’impresa se di costo unitario non superiore ad euro cinquanta (art. 2, comma 2, numero 4), D.P.R. n. 633/1972).

D: La mia azienda riceve circa 2000 fatture comunitarie al mese. Significa dover integrare 2000 fatture quindi con T18?

L’introduzione dei nuovi codici non ha modificato quelli che sono gli obbligati di integrazione già in essere.

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