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ViDA (Vat in the Digital Age): l’approvazione del Consiglio ECOFIN

Il pacchetto “L’IVA nell’era digitale” (ViDA) è stato approvato nell’ultima riunione del Consiglio ECOFIN.

ViDA (Vat in the Digital Age) è stato approvata. La notizia arriva dopo l’ultima riunione tenuta da ECOFIN, il Consiglio Economia e Finanza dell’Unione Europea, che segue diversi mesi di incertezze e precedenti rinvii.

Il progetto ViDA prevede diverse iniziative volte a sviluppare e modernizzare l’attuale sistema fiscale in vigore all’interno dell’Unione Europea. Tra i punti cardine della proposta vi è un argomento particolarmente caldo al giorno d’oggi, la fatturazione elettronica.

Sulla base della direttiva pubblicata il 30 ottobre 2024 ecco il calendario aggiornato per l’attuazione delle norme sulle e-fatture, ipotizzando per gennaio 2025 l’effettiva implementazione di ViDA.

 

Modifiche previste dall’entrata in vigore della direttiva ViDA 

La Direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, probabilmente, come già anticipato poc’anzi, già da gennaio 2025.

Tra le novità previste, gli Stati membri possono rendere obbligatoria la fatturazione elettronica per le transazioni nazionali effettuate da imprese stabilite senza bisogno dell’approvazione preventiva della Commissione europea.

Inoltre, non sarà più richiesto l’accordo con il cliente per l’emissione di fatture elettroniche. Ciò implica che le aziende dovranno accettare le fatture elettroniche sin caso di introduzione di un regime di e-fatture su scala nazionale.

 

Cosa si prevede per il 2030

La fatturazione elettronica diventerà l’impostazione predefinita e obbligatoria per qualsiasi transazione intracomunitaria B2B nell’ambito dei requisiti di comunicazione digitale (DRR). Gli Stati membri possono  tuttavia ancora autorizzare altri formati, compresa la carta, per le forniture nazionali, previa accettazione da parte dei clienti.

Vale la pena ricordare che per fatture elettroniche si intendono quelle emesse, trasmesse e ricevute in un formato elettronico strutturato basato sullo standard europeo, che consente l’elaborazione automatizzata. Saranno coperte anche le fatture ibride che includono dati strutturati e non strutturati se contengono tutti i dati necessari in un formato strutturato.

 

Cosa succederà nel 2035

Per tale data si prevede che i regimi nazionali di comunicazione digitale già in vigore o approvati dall’UE prima del 1° gennaio 2024 (Italia, Francia, Polonia, Germania, Romania e Belgio) dovranno essere armonizzati con le norme ViDA.

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