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Fatture elettroniche prestazioni sanitarie: ennesimo rinvio

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Il Decreto Milleproroghe ha sancito un nuovo rinvio per le fatture elettroniche prestazioni sanitarie

Ennesimo rinvio per le fatture elettroniche prestazioni sanitarie. È quanto emerge dal cosiddetto Decreto Milleproroghe, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2022.

All’interno dell’emendamento si trovano, come si evince dal nome, le proroghe approvate per l’anno 2023. Tra di esse, per l’appunto, anche quella relativa alle FE in ambito sanitario.

Non si tratta comunque di una novità in senso assoluto. La base di partenza è infatti il Decreto-Legge del 26 ottobre 2019 ed in particolare l’articolo 10-bis. Di anno in anno si è poi proceduto con ulteriori slittamenti per l’entrata in vigore della fatturazione elettronica per tali prestazioni.

Ma qual è la motivazione dietro una decisione che puntualmente si ripete ogni anno?

Il nodo della privacy

Il principale “antagonista” dell’introduzione delle fatture elettroniche prestazioni sanitarie è la privacy.

Non si è ancora giunti ad un compromesso, infatti, tra la tutela della privacy e l’inserimento nel documento fiscale dei dati sanitari che passano attraverso il Sistema di Interscambio. Si procederà, quindi, ancora una volta ad esentare le categorie interessate dall’emissione delle e-fatture.

I dati relativi alla salute sono ricompresi infatti tra le categorie particolari di dati personali. Dal momento che, per la loro natura, risultano particolarmente sensibili richiedono di conseguenza un più elevato livello di tutela da parte del Garante.

I dati trasmessi al Sistema TS possono inoltre essere utilizzati solo dalle Pubbliche Amministrazioni ed esclusivamente per garantire l’applicazione delle norme in materia tributaria e doganale. Ovvero, in forma aggregata, per il monitoraggio della spesa pubblica e privata complessiva.

Ciò non toglie, tuttavia, che in generale tutte le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche/consumatori finali andranno comunque documentate con fatture cartacee. In alternativa si può utilizzare il formato elettronico, ma senza passare dallo SdI.

Fatture elettroniche prestazioni sanitarie: chi è interessato dal rinvio?

Il differimento dell’introduzione delle FE riguarda alcune categorie ben precise.

In primo luogo, tutti gli operatori che sono tenuti ad inviare i dati al sistema TS-Tessera sanitaria. Rientrano in questo “insieme” le strutture ospedaliere, le ASL così come le farmacie.

Più in generale, il rinvio coinvolge tutti quei medici e professionisti del settore che effettuano prestazioni sanitarie nei confronti di una persona fisica e che pertanto non sono tenuto all’invio dei dati al sistema TS. Tra di essi segnaliamo, ad esempio, podologi, fisioterapisti o logopedisti. Per tale categoria vige quanto previsto dall’art.9-bis del DL 135 del 14 dicembre 2018.

Ricordiamo infine, come avevamo già riportato in un nostro articolo, che dal 1° gennaio 2023 gli operatori economici devono inviare al sistema TS i dati entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale.

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