Con un comunicato stampa datato 28 luglio 2023, è stata posticipata l’entrata in vigore dell’obbligo di e-reporting e fatturazione elettronica B2B in Francia la cui applicazione era prevista a partire dal 1° luglio 2024.
L’amministrazione fiscale transalpina aveva previsto il passaggio alla fatturazione elettronica B2B e all’e-reporting a partire dal 1° luglio 2024. Questa riforma è stata voluta per alcune ragioni di carattere non solo economico-finanziario ma strategico. All’interno del comunicato stampa con cui il governo francese rinvia la partenza sono elencate le seguenti motivazioni:
- il rafforzamento della competitività delle imprese grazie alla riduzione degli oneri amministrativi e agli incrementi di produttività derivanti dalla dematerializzazione
- la semplificazione a lungo termine degli adempimenti di dichiarazione IVA grazie all’utilizzo delle precompilate
- il rilancio della lotta contro le frodi a vantaggio degli operatori economici onesti
- il miglioramento della conoscenza in tempo reale dell’andamento dell’economia
Fatturazione elettronica B2B in Francia: i nuovi adempimenti
Scendiamo ora nello specifico di cosa comporta la riforma analizzando quanto riportato all’interno delle Specifiche esterne per la fatturazione elettronica B2B, il documento che descrive le modalità di scambio, i formati accettati e i dati da comunicare all’Amministrazione fiscale francese.
Gli adempimenti sono sostanzialmente due:
- la fatturazione elettronica “in senso stretto”;
- l’ e-reporting delle transazioni e dei dati di pagamento
La fatturazione elettronica “in senso stretto” prevede lo scambio da parte degli attori coinvolti di documenti fattura in formato strutturato mediante strumenti informatici predefiniti.
L’e-reporting prevede invece la trasmissione di ulteriori dati all’amministrazione fiscale relativi alle operazioni extradomestiche business to business (B2B extra-domestico o internazionale), tra imprese e consumatori B2C (Business-to-Consumer) e relativi ai pagamenti.
I soggetti su cui si basa l’intera architettura funzionale del progetto di digitalizzazione sono i seguenti (sono indicati anche i corrispondenti nell’ambito dell’obbligo di fatturazione elettronica in Italia):
- le imprese acquirenti (acheteurs) e quelle fornitrici (fournisseurs), i cessionari/committenti e i cedenti/prestatori
- il portale pubblico di fatturazione (portail public de facturation, PPF), il sistema informatico che svolge lo stesso ruolo del Sistema di Interscambio in Italia
- le piattaforme partner di dematerializzazione (plateforme de dématérialisation partenaire, PDP), equipollenti agli intermediari tecnologici italiani aventi un canale accreditato presso il Sistema di Interscambio
- gli operatori di dematerializzazione (opérateurs de dématérialisation, OD), altra tipologia di intermediari con un focus più operativo rispetto all’intermediario indicato al punto precedente.
I requisiti e i compiti di questi soggetti troveranno spazio in un articolo dedicato di prossima pubblicazione.
I tracciati previsti per la formazione del documento fattura sono i seguenti:
- UBL (formato XML)
- Il CII (formato XML)
- Factur-X (formato misto PDF e XML)
In Italia, il tracciato della fattura elettronica è il FatturaPA ed il formato è l’XML.
Per un periodo transitorio, sarà anche possibile utilizzare il formato PDF solamente attraverso il portale web messo a disposizione dal PPF, che effettuerà una lettura OCR del documento e produrrà la fattura in tracciato strutturato per l’invio al destinatario.
Scambio delle fatture: i 3 scenari
Per quanto riguarda gli scenari di scambio delle fatture, le Specifiche esterne per la fatturazione elettronica B2B configurano i seguenti 3 scenari:
- Circuito A, tra due attori che utilizzano direttamente il PPF
- Circuiti B1 e B2, tra due attori, uno che utilizza il PPF e l’altro che si appoggia ad un PDP
- Circuito C, tra due attori che utilizzano entrambi un PDP (non necessariamente lo stesso).
Nei 3 circuiti, il PPF colleziona i dati per l’amministrazione fiscale. Notiamo come all’interno degli scenari non prendano parte gli OD.
Per determinare se il compratore utilizza il PPF (circuito A o B) o un PDP (circuito B o C), è presente un albo elettronico centralizzato (l’annuaire) di tutte le piattaforme immatricolate che consente di identificare la piattaforma scelta da ciascun destinatario.
I destinatari delle fatture, sia che vogliano utilizzare il PPF o un PDP, devono essere identificati nell’albo per poter ricevere le loro fatture. Non è invece necessario che gli emittenti delle fatture siano identificati all’interno di esso.
L’identificazione si basa almeno sul codice SIREN, Système Informatique pour le Répertoire des Établissements. Se l’azienda lo desidera, è anche possibile un’identificazione più precisa basata sul SIRET, Système Informatique pour le Répertoire des Entreprises sur le Territoire. Inoltre, possono essere inseriti codici di instradamento per identificare, all’interno dell’ente interessato, il/i servizio/i responsabile/i dell’elaborazione delle fatture ricevute.
Il recapito di ricezione delle fatture deve essere configurato nell’albo dall’azienda stessa attraverso il PPF o il suo PDP di ricezione, se ne ha uno.
Ogni PDP può aggiornare l’albo per conto delle aziende che l’hanno selezionata e incaricata come provider tramite un flusso inviato al PPF.
Il quadro delineato sulla fatturazione elettronica B2B in Francia è abbastanza articolato. Resta da chiarire ancora con la prossima legge di bilancio della Repubblica francese quando sarà stabilita l’entrata in vigore della riforma e se saranno ancora previsti degli scaglioni sulla base delle dimensioni delle aziende.
