La UE sempre più vicina a dare il via libera per l’estensione della FE nel nostro paese fino al 2024
Estensione della FE fino alla fine del 2024 e inclusione nell’obbligo anche dei soggetti rientranti nel regime forfettario. L’Italia è sempre più vicina ad ottenere il via libera da parte dell’UE. Ma andiamo con ordine.
Il nostro Paese occupa stabilmente i primi posti in Europa nella classifica dei paesi con il maggior tasso di evasione fiscale. Nella primavera del 2021 l’Italia aveva fatto una precisa richiesta alla Commissione Europea. L’obiettivo era poter estendere l’obbligo sia temporale sia di ambito della FE così come riportato nella Relazione della Commessione pubblicata il 5 novembre 2021:
“[…] la Repubblica italiana ha chiesto l’autorizzazione di continuare ad applicare la deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA per poter continuare a imporre la fatturazione elettronica obbligatoria. La deroga vigente scade il 31 dicembre 2021. La richiesta prevedeva inoltre di estendere l’ambito di applicazione della misura di deroga in vigore, concessa mediante decisione di esecuzione (UE) 2018/593 del Consiglio 2 , al fine di includere i soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della direttiva IVA.”
La decisione della CE
Nella stessa Relazione la CE ha dato il via all’iter per l’accettazione della richiesta italiana:
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, in particolare l’articolo 395, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione europea, ha adottato la presente decisione:
Articolo 1: La decisione di esecuzione (UE) 2018/593 è modificata come segue
1) l’articolo 1 è sostituito dal seguente. “Articolo 1 In deroga all’articolo 218 della direttiva 2006/112/CE, l’Italia è autorizzata ad accettare come fatture documenti o messaggi solo in formato elettronico se sono emessi da soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano.”;
2) l’articolo 2 è sostituito dal seguente. “Articolo 2 In deroga all’articolo 232 della direttiva 2006/112/CE, l’Italia è autorizzata a disporre che l’uso delle fatture elettroniche emesse da soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano non sia subordinato all’accordo del destinatario.”;
3) l’articolo 4 è sostituito dal seguente: “Articolo 4 La presente decisione si applica fino al 31 dicembre 2024.
Qualora ritenesse necessaria la proroga delle deroghe di cui agli articoli 1 e 2, congiuntamente alla domanda di proroga l’Italia presenta alla Commissione una relazione che valuta la misura in cui le misure nazionali di cui all’articolo 3 sono risultate efficaci ai fini della lotta alla frode e all’evasione dell’IVA e della semplificazione della riscossione delle imposte. Detta relazione valuta altresì l’incidenza di tali misure sui soggetti passivi, in particolare quelli che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della direttiva 2006/112/CE, e nello specifico se tali misure aumentino i loro costi e oneri amministrativi.”.
Estensione della FE: cosa succederà adesso?
L’ultimo aggiornamento sul tema estensione della FE risale allo scorso 6 dicembre grazie al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) II. L’organismo ha dato il suo beneplacito al proseguimento dell’iter per il via libera definitivo dell’estensione temporale e di ambito della fatturazione elettronica in Italia.
Cosa succederà adesso? Per far sì che l’Italia veda approvata la sua proposta sarà necessario il passaggio in uno dei prossimi Consigli dell’Unione, affinché il provvedimento venga approvato definitivamente e pubblicato in Gazzetta ufficiale europea. Successivamente, l’attuazione delle delega dovrà passare nel nostro paese tramite una norma su misura, per esempio una delega fiscale; non potrà quindi essere automatica.