Ulteriore passo avanti nella digital transformation con la digitalizzazione della lettera di vettura
Negli ultimi mesi si sono verificati ulteriori passi verso un argomento di particolare interesse, ossia la digitalizzazione della lettera di vettura. Si tratta dell’ennesimo provvedimento all’interno del più ampio contesto della digital transformation che, tra le altre, ha toccato da vicino anche le bolle doganali.
La lettera di vettura, come noto, nella sua forma originale è il documento che accompagna tutte le spedizioni effettuate tramite corriere. Grazie al codice attribuitole, ed in generale a tutte le informazioni in essa contenute, è possibile tracciare i movimenti dei beni. Quando questi arrivano a destinazione, il documento ne diventa la prova dell’avvenuta consegna.
Nell’ottica della sempre più crescente dematerializzazione dei documenti aziendali, anche la lettera di vettura non ne è rimasta esente. Negli ultimi anni, infatti, si è sempre più diffuso l’utilizzo della e-CMR (acronimo di Convention Relative au Contrat de Transport International de Marchandises par Route) che contiene le stesse informazioni del cartaceo. Le procedure utilizzate per la sua emissione devono inoltre garantire l’integrità dei dati contenuti dal momento della generazione sino alla sua forma finale.
L’Italia ed il Protocollo addizionale alla Convenzione CMR
Lo scorso 17 aprile, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge di ratifica con cui anche l’Italia aderisce al Protocollo addizionale alla Convenzione CMR per l’utilizzo della lettera di vettura elettronica.
Si tratta di un Provvedimento tardivo (il Protocollo venne stilato nel 2008) ma comunque un traguardo notevole previsto dal PNRR e compreso tra le riforme per la semplificazione delle procedure logistiche e digitalizzazione dei documenti di trasporto.
La misura, inoltre, rientra nel quadro dell’attuazione del regolamento (UE) n.2020/1056, relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci.
La digitalizzazione della lettera di vettura: quali benefici?
I vantaggi della dematerializzazione delle lettere di vettura sono paragonabili a quelli relativi ai DDT o alle bolle doganali, per citarne alcuni.
Tanti meriti vanno ascritti sicuramente alla Convenzione CMR, che ha permesso innanzitutto di semplificare e velocizzare tutta la filiera della logistica. Altro aspetto da non sottovalutare è l’accresciuta sicurezza dei documenti di trasporto, specie se comparata con certe problematiche comuni del tradizionale cartaceo (lo smarrimento della lettera ad esempio).
La rafforzata validità, anche ai fini fiscali, così come l’interoperabilità dei dati sono ulteriori benefici derivanti dalla progressiva digitalizzazione di tutti i processi legati alla filiera logistica. Un settore che, come emerso anche da recenti studi dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, ha ancora ampi margini di miglioramento e diverse opportunità da cogliere.