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Decreto Semplificazioni 2020: la digitalizzazione della PA

Le principali novità introdotte dal Decreto Semplificazioni 2020 in materia di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Lo scorso 16 luglio è entrato in vigore il cosiddetto Decreto Semplificazioni 2020, con l’introduzione di importanti novità in materia di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Le misure attuate dal Governo sono volte ad incoraggiare quella trasformazione digitale più diffusa nel settore delle aziende private ma che non sempre ha avuto effettivo riscontro nel mondo della PA.

L’obiettivo delle modifiche, che hanno toccato in maniera trasversale il Codice dell’Amministrazione digitale, è volto a favorire e semplificare l’erogazione di servizi pubblici ai cittadini tramite la Rete.

Smart working e Decreto Semplificazioni 2020

Come già discusso in un nostro precedente articolo, lo smart working è uno dei principali “attori protagonisti” dei giorni nostri. Non sorprende, quindi, che il Decreto Semplificazioni 2020 abbia previsto delle apposite specifiche per i dipendenti della PA.

Particolare attenzione è stata prestata al ruolo di facilitatori che gli enti pubblici dovrebbero avere nei confronti del lavoro agile. Più nel dettaglio, il testo del decreto prevede che essi “acquistano beni e progettano e sviluppano i sistemi informativi e i servizi informatici con modalità idonee a consentire ai lavoratori di accedere da remoto ad applicativi, dati e informazioni necessari allo svolgimento della prestazione lavorativa”.

In questo modo, quindi, il focus è stato posto sull’adeguatezza degli strumenti che la Pubblica Amministrazione deve necessariamente mettere a disposizione dei propri dipendenti. A maggior ragione dopo che il Decreto Rilancio aveva già prorogato al 31 dicembre lo smart working al 50%.

Altro punto d’enfasi, particolarmente importante di questi tempi, è la sicurezza informatica dei dati. Nel D.L., infatti, si ribadisce che le PA devono provvedere “un adeguato livello di sicurezza informatica, in linea con le migliori pratiche e gli standard nazionali ed internazionali per la protezione delle proprie reti, nonché promuovendo la consapevolezza dei lavoratori sull’uso sicuro degli strumenti impiegati, con particolare riguardo a quelli erogati tramite fornitori di servizi in cloud, anche attraverso la diffusione di apposite linee guida, e disciplinando anche la tipologia di attività che possono essere svolte”.

Domicilio digitale

Una delle principali nonché annose problematiche per i cittadini è la gestione della comunicazione con gli Enti Pubblici, tradizionalmente affidata a supporti cartacei. Tuttavia, i limiti di questo modello consolidato possono essere superati affidandosi al domicilio digitale.

Si tratta di un luogo virtuale (generalmente costituito da un indirizzo pec) in cui l’utente può sia ricevere che inviare comunicazioni con la Pubblica Amministrazione. Con il Decreto Semplificazioni 2020 si punta a favorire lo sviluppo dei punti di accesso telematico, in modo da rendere ancor più fruibili i servizi della PA in rete. Dall’1 Ottobre 2020, inoltre, saranno previste sanzioni per tutte quelle aziende che entro tale data non hanno rispettato l’obbligo di comunicazione della pec.

Il tutto, ovviamente, garantendo una certa flessibilità anche a tutti coloro che non possono collegarsi telematicamente ai punti di accesso, specchio di un divario digitale che, ancora oggi, attanaglia il nostro paese.

Decreto Semplificazioni 2020: le novità per SPID e CIE

Le novità introdotte dal Decreto Semplificazioni 2020 non si fermano a quelle sin qui accennate ma si soffermano su altri punti di interesse.

Sempre nell’ottica di semplificare le procedure, infatti, il D.L. incoraggia l’utilizzo dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Insieme alla CIE, la Carta d’Identità Elettronica, lo SPID dal 28 febbraio 2021 diventerà lo strumento esclusivo tramite cui gli utenti potranno accedere ai servizi digitali.

I vantaggi sono molteplici. Diminuiranno in maniera sensibile i documenti cartacei con il contestuale incremento di accessi da remoto. In questo modo è possibile una riduzione di tempi e costi a favore di una maggiore velocità e sicurezza dei dati sensibili.

Indicom per la Pubblica Amministrazione

Indicom è una realtà specializzata in soluzioni digitali e servizi in outsourcing, con un occhio di riguardo per i processi nell’ambito della Pubblica Amministrazione e degli Enti Locali.

Le soluzioni dedicate sono state sviluppate infatti per incontrare le specifiche esigenze della PA. Consistono in servizi personalizzati, progettati sulla base di un’attenta analisi delle necessità dei nostri interlocutori. Tra i vari, ci occupiamo di digitalizzazione e riordino degli archivi cartacei, archiviazione cartacea in outsourcing e, infine, conservazione digitale a norma.

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