Estate calda per gli esercenti che effettuano operazioni di vendita al minuto. Dal primo luglio scatta l’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi 2019 e conseguente memorizzazione degli stessi “scontrini elettronici” sui nuovi registratori telematici.
Continua incessante l’evoluzione digitale nel nostro Paese nel tentativo di favorire la trasformazione degli adempimenti fiscali che, dopo l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019 anche per i soggetti B2B e B2C, vedrà ora coinvolti tutti quei soggetti che effettuano operazioni di vendita al minuto nell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi a partire da luglio 2019.
Un adempimento che si preannuncia più “semplice” rispetto a quello della fatturazione elettronica ma non per questo meno importante. I principi fondanti, che hanno portano all’adozione di questa misura da parte dell’Amministrazione finanziaria, si basano su varie tematiche. Il perenne lavoro di lotta all’evasione fiscale, l’aumento del grado di digitalizzazione e, di conseguenza, la semplificazione degli adempimenti amministrativi.
Corrispettivi 2019: normativa e soggetti coinvolti
La base normativa è rintracciabile nel D.Lgs 127/2015 e nel DEF -DL 119/2018. Nel primo è prevista in maniera non obbligatoria la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi, nel secondo l’osservanza diviene obbligatoria.
Ad aprire le danze saranno i soggetti con volume annuo d’affari superiore a 400.000 euro, che saranno coinvolti nella nuova modalità di trasmissione a partire dal 1° luglio 2019.
Per tutti gli altri bisognerà aspettare il 1° gennaio 2020.
Invio telematico corrispettivi 2019: i soggetti esclusi dall’obbligo
Anche questa volta non mancano, come spesso accade in Italia, proroghe per alcuni soggetti che, almeno inizialmente, saranno esonerati. Con il Decreto Ministeriale del 10 maggio 2019, infatti, sono state individuate le categorie di esercenti che potranno evitare, «in fase di prima applicazione», di aderire al nuovo adempimento. Per tutti questi soggetti permane l’obbligo di registrazione in apposito registro dei corrispettivi e l’emissione della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale.
I registratori telematici
Le novità non riguardano solo il contesto normativo ma anche, e soprattutto, quello più prettamente operativo. Difatti, la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi dovranno necessariamente avvenire attraverso l’uso di registratori telematici. Composti da parti meccaniche ed elettroniche in grado di comunicare con il sistema AE, i nuovi registratori andranno a sostituire i vecchi registratori di cassa.
Il frutto di questi nuovi processi digitali sarà un file XML contenente tutti i movimenti effettuati. Giornalmente, alla chiusura delle operazioni di cassa verrà automaticamente inviato all’Agenzia delle Entrate. Allo stesso modo di quanto accade per la fattura elettronica, questo garantirà ai file prodotti, una volta sigillati elettronicamente, autenticità e integrità nel tempo, purché siano conservati secondo quanto previsto dal Codice Civile.
Per approfondire, guarda la nostra infografica riassuntiva: