L’ultimo Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate comporta novità per controlli e rimborsi delle Fatture Elettroniche
Novità in arrivo per controlli e rimborsi delle Fatture Elettroniche. L’ultimo Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, emanato in data 24 novembre, ha toccato da vicino tale tematica.
Gli ambiti di intervento sono differenti. In primo luogo le nuove disposizione hanno l’obiettivo di semplificare il consueto iter di richiesta dei rimborsi da parte dei contribuenti.
Altro aspetto importante è l’introduzione di nuovi processi di verifica dei dati dei file delle e-fatture. L’obiettivo è ridurre al minimo, automatizzando ove possibile, la compilazione delle FE per gli operatori economici.
Controlli e rimborsi delle Fatture Elettroniche: il censimento
Tra le nuove disposizioni dell’AdE vi è un vero e proprio censimento dei canali di trasmissione delle fatture elettroniche.
Tutti i soggetti passivi IVA avranno da ora la possibilità di aggiornare o eliminare i canali con cui trasmettono le FE allo SdI. Vengono inclusi anche i delegati o altri incaricati.
Il Sistema, qualora dovesse notare qualche incongruenza, invia una mail al contribuente, avvisandolo. L’intenzione dietro questo nuovo meccanismo è quella di rinvigorire il controllo delle autorità fiscali sulle e-fatture, soprattutto sulle false fatturazioni.
La cooperazione applicativa tra sistemi
Altro nuovo servizio messo a disposizione dall’Agenzia è la cooperazione applicativa tra sistemi.
Direttamente dal proprio gestionale l’operatore economico può ora effettuare il download o l’upload, anche in misura massiva, dei dati dei file delle FE.
Lo stesso vale anche per i dati dei corrispettivi giornalieri così come di tutti gli elenchi utili al pagamento dell’imposta di bollo.
In questo modo sarà possibile processare e confrontare dati con tempi molto più rapidi rispetto anche al recente passato.
La memorizzazione delle fatture elettroniche
Un tema di grandi discussioni è il trattamento dei dati personali. Il nuovo Provvedimento si esprime in tal senso con alcune modifiche che sono state introdotte.
Innanzitutto, si stabilisce che l’AdE, insieme alla Guardia di Finanza, memorizza e utilizza i file xml delle e-fatture solamente per le attività istruttorie puntuali. E sempre dopo l’esibizione della documentazione in conformità con la normativa. Così come restano validi gli interventi sanzionatori in caso di mancata risposta o rifiuto da parte del soggetto controllato.
Nell’ottica della lotta all’evasione fiscale e le frodi, l’Agenzia può inoltre memorizzare nella banca dati fattura integrati anche il metodo di pagamento. In alcuni casi può immagazzinare anche le informazioni relative alla descrizione dell’operazione. Si tratta di tutte quelle FE che non riguardano i consumatori finali a cui vengono emesse o di quelle degli operatori economici nel settore legale.
Per quest’ultimi, vista la loro natura delicata, è prevista una memorizzazione in modalità cifrata sulla base del codice Ateco del cedente/prestatore.
Infine, in ottica controlli e rimborsi delle fatture elettroniche, gli utenti potranno ora avere accesso a tutti i dati delle FE, non solo quelli di natura fiscale. In questo modo si snelliranno tanto le operazioni di verifica così come tutte le richieste di rimborso IVA che necessitano di attività istruttorie dell’AdE.