La Fatturazione Elettronica in Francia si iscrive all’interno del più ampio contesto di adesione dei paesi dell’Unione Europea all’adozione delle e-fatture.
Dal 1° settembre 2026, nel paese transalpino scatterà l’obbligo di ricezione per tutte le imprese mentre l’obbligo di emissione di fatture elettroniche e di rendicontazione sarà circoscritto alle sole Grandi Imprese e agli ETI (taglio intermedio). Entro il 1° settembre 2027 tale obbligo verrà esteso a tutte le altre aziende (ossia PMI e microimprese).
Per quanto riguarda il formato delle fatture esse possono essere emesse nei formati UBL, CII e Factur-X, in conformità allo standard EN 16931.
Come per l’Italia, anche in Francia il periodo di conservazione differisce tra obbligazione fiscale, 6 anni, e obbligazione civilistica 10 anni. Di conseguenza, nella definizione dei tempi prevale quest’ultima indicazione. La scadenza del termine decorre dalla data di emissione della fattura elettronica
Nel sistema francese i provider di servizi svolgono un ruolo cruciale e diverso da quello degli omologhi italiani: i PDP, Piattaforme Partner di dematerializzazione (Plateforme de Dématérialisation Partenaire) sono gli unici soggetti autorizzati a dialogare con il sistema centrale francese.
SI tratta quindi di fornitori, qualificati presso l’amministrazione fiscale, che offrono servizi di dematerializzazione e che, in modo esclusivo, possono dialogare direttamente con il Portale pubblico di fatturazione (Portail Public de Facturation, PPF) per inviare e ricevere le fatture elettroniche e trasmettere i dati finanziari, e-reporting.
Per maggiori approfondimenti consulta il sito di The Invoicing Hub.